
Divertente, esilarante… grottesca la storia… preziose le canzoni. Con Tutti al macello, testo di Boris Vian, regia di Filippo Salaris con le studentesse e gli studenti del Giua, giunge a conclusione l’edizione 2023 di T-Challenge, il progetto di teatro per le scuole organizzato dal CEDAC insieme agli istituti superiori della provincia di Cagliari.
La serata finale si svolgerà sabato 13 maggio nella sala MiniMax del teatro Massimo alle ore 18,30. In scena Ylenia Aurora Aiana, Stella Bona, Fabio Cao, Leonardo Cuccu, Gloria Ledda, Lorenzo Latti, Francesca Marras, Francesco Emanuele Masala, Francesco Melis, Sofia Mereu, Mattia Muccelli, Manuela Puddu, Giorgio Tatti, Davide Vadilonga. La messinscena è firmata da Filippo Salaris, l’assistenza alla regiadi Paolo Salaris.
La scena si svolge all’alba del 6 Giugno del 1944 ad Arromanches, che altro non è se non un tranquillo paesino sul mare della Normandia. È il “giorno più lungo”, come verrà in seguito definito dagli storici, ma per chi ci vive in quei luoghi sembrava essere un giorno come un altro. Per la famiglia dello scorticatore, protagonista delle vicende, la vita va avanti nonostante la guerra, ma
Arromanches, ultima spiaggia, diventa d’un tratto il cuore vivo di una follia devastante raccontata da Boris Vian che attraverso le lenti della “patafisica”, scienza delle soluzioni immaginarie, propone un quadro grottesco, comico e alienante di un’umanità senz’anima che cerca disperatamente di attaccarsi alla vita. Alla violenza della storia, lo scorticatore oppone l ‘onestà, mista alla capacità di lasciarci scivolare le cose addosso, ma anche a questo c’è un limite.
Una denuncia della logica straniante dei potenti e delle “loro” inutili guerre, ma anche della viltà dei popoli, per questa pièce di teatro- canzone sostanziato dall’intrigante trama musicale dello stesso Boris Vian.
Tutti al macello di Filippo Salaris con i ragazzi del Giua è un omaggio al timido stralunato ragazzo – aveva appena trentanove anni quando il suo generoso cuore cessò di battere – Boris Vian , musicista jazz, compositore, scrittore, l’altra faccia della Parigi esistenzialista post bellica, l’altra faccia della musica, l’altra faccia di un modo di ridere a bocca larga della peggiore delle vite masticando veleno.
Per sputarlo in faccia, ieri e ancor più oggi, a chi questo mondo lo vuole scorticare. Vivo.
“Attraverso la scelta di questo testo – spiega il regista Filippo Salaris – si vuole proporre agli studenti un approccio critico alla realtà che li circonda, si vuole promuovere una riflessione su quanto la guerra sia insensata e trascini le persone nel baratro più profondo del buio dell’anima.
L’obiettivo è formare individui consapevoli dell’arte teatrale come strumento d’indagine personale e sociale, grazie al lavoro di gruppo e a un vero e proprio role-playing”.
Per prenotazioni e biglietti: biglietteria@cedacsardegna.it
Il costo del biglietto è di € 2,00