Convegno nazionale gratuito rientra nell’ambito della Formazione docente; esonero dal servizio per tutto il personale Docente e Ata (art. 36 del CCNL 2024).
Modalità di iscrizione: tramite piattaforma SOFIA, codice 96295 o inviando una mail a cesp.tuscia@gmail.com, prenotazioni fino ad esaurimento posti.
Locandina 30 ottobre 2024
Il 4 novembre è tradizionalmente la giornata in cui si celebra la vittoria dell’Italia nella Prima guerra mondiale e da quest’anno, secondo la nuova legge, approvata il 1° marzo 2023, il 4 novembre è stata dichiarata Giornata dell’Unità nazionale e delle Forze Armate.
La legge è rivolta alle scuole, affinché celebrino la “difesa della Patria” e il “ruolo delle Forze Armate”, e facciano conoscere alle/gli studenti le loro attività.
Dopo le due guerre mondiali, i conflitti che attraversano il nostro pianeta non sono mai stati così estesi e sanguinari. Dalle guerre di inizio secolo agli scenari nell’Europa orientale fino al genocidio in Palestina, che ha esteso il conflitto in Medio Oriente, la “guerra mondiale a pezzi” rischia di diventare guerra mondiale tout court.
In un momento in cui il mondo sta bruciando, la giornata del 4 novembre è per noi un momento di lutto, memoria e indignazione sia per i dieci milioni di morti della Prima guerra mondiale sia delle vittime di tutte le guerre.
Alla difesa della Patria e alla conseguente esaltazione del ruolo delle forze armate, che troppo spesso sono servite per giustificare le peggiori aggressioni, la società civile antimilitarista, pacifista e nonviolenta preferisce impegnarsi per espellere la guerra dalla storia.
D’altra parte, è evidente che le celebrazioni ufficiali del 4 novembre fanno parte di una insistente propaganda bellica che cerca di assuefarci all’idea che la guerra sia inevitabile, che i genocidi siano “difesa”, che il riarmo e le spese militari siano necessarie per la sicurezza, che i giovani debbano arruolarsi per diventare dei soldati. Questa retorica cancella la realtà storica delle guerre, occulta l’orrore del genocidio e rappresenta gli eserciti come forze umanitarie.
Un’altra narrazione è necessaria, così come è necessario un ampio movimento per la pace. La realtà della guerra e del genocidio non può essere mistificata: sangue, morte, distruzione, mutilazioni di milioni di umani, di animali e distruzione dell’ambiente sono gli orizzonti che vorrebbero edulcorare, subordinando le spese sociali a quelle militari, configurando gli scenari di intervento in una chiave di natura colonialista.
L’Osservatorio contro la militarizzazione delle scuole e delle università lancia un appello a docenti, genitori, studenti e studentesse per azioni di diserzione alla legge sul 4 novembre, a disertare tutti gli eventi o cerimonie ufficiali organizzati dalle FFAA e dalle FFOO nelle istituzioni scolastiche attraverso, se necessario, la dichiarazione di indisponibilità che abbiamo pubblicato sul sito.
In secondo luogo, invitiamo i/le docenti a ragionare con le loro classi su quanto accaduto nella Grande Guerra, che non è stata solo un orrendo massacro, ma anche il contesto di maturazione del fascismo.
Per questo abbiamo organizzato una Giornata di studio, un Convegno di formazione e aggiornamento con esonero per il personale scolastico con annessa Conferenza Stampa online il 30 ottobre 2024 per discutere di questa deriva pericolosa per la nostra società.
Ci auguriamo che questa giornata sia una tappa sulla strada di una più grande opposizione popolare e internazionale alle guerre, che è necessario e urgente costruire se non vogliamo che siano distrutte le nostre vite, quelle dei nostri studenti e figli e la terra in cui abitiamo.
Programma Convegno
4 novembre. Fuori la guerra dalla scuola e dalla storia
8.15 Ingresso dei partecipanti
8.30 – 10.00
Introduzione e coordinamento
Ludovico Chianese, Osservatorio contro la militarizzazione delle scuole e delle università
1914- 1918: il 4 novembre non è una festa
Alessandra Kersevan, saggista ed editrice
La prima guerra mondiale: un’orrenda carneficina
Don Giovanni Ricchiuti, presidente di Pax Christi Italia
10.15 – 12.00
La scuola erotica contro l’antropologia della guerra
Laura Marchetti, docente di Antropologia e di Pedagogia interculturale, Università di Reggio Calabria
Militarizzazione totale
Charlie Barnao, docente ordinario di sociologia, Università “Magna Graecia” di Catanzaro
Scuola e università vanno alla guerra
Antonio Mazzeo, docente e giornalista
12.00 – 13.30
Dibattito e interventi dei partecipanti
Convegno nazionale gratuito rientra nell’ambito della Formazione docente; esonero dal servizio per tutto il personale Docente e Ata (art. 36 del CCNL 2024).